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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( 186)


di chiara94
22.10.2024    |    1.682    |    132 5.5
"Francesca disse:" Lucrezia, trasferisco Paolo, e Giulio rimane con te, in ufficio!" Lucrezia le rispose:" A me, quel mostro fa paura, ..."
Giancarlo entro' nell'ascensore e salirono.
Appena l'ascensore si riapri', Giulio si ritrovo' in un ambiente completamente non arredato.
Era un piano completamente sgombro. Al centro del piano, era stata portata velocemente una sedia e una scrivania, di quelle portatili.
Giulio disse a Giancarlo:" Aspetto Francesca; cosi' mi dice, cosa devo fare!"
Giancarlo gli rispose:" No, Giulio, il tuo referente saro' io. Ho valutato che e' meglio che tu stia in un ambiente separato da noi, perche' potresti creare tensioni. Oltre al fatto che, con quelle bende, spaventeresti i dipendenti e i clienti!"
Giulio disse:" Comanda Francesca, non tu!"
Giancarlo gli disse:" Giulio hai ragione, ma Francesca mi ha chiesto un parere, e io ho detto il mio parere. E lei ha deciso cosi'. Avrebbe potuto decidere in modo diverso!"
Giulio gli disse:" Voglio telefonare all'assistente sociale!"
Giancarlo gli rispose:" Giulio, siamo al lavoro, non al asilo. Non hai niente da dirle!"
Giulio gli disse:" Gli accordi con Flora erano altri!"
Giancarlo prese il telefono; si allontano' un attimo,per parlare con Francesca.
Giulio non riusci' a sentire;vide solo Giancarlo che, ad un certo punto, inizio' a sorridere, e a dire qualcosa, ridendo!
Giancarlo torno' da Giulio, il quale gli disse:" Perche' ridevi?"
Giancarlo gli disse:" Niente ,Giulio. Cose tra me e Francesca!"
Giulio inizio' a stringere i pugni.
Giancarlo gli rispose:" Giulio, veramente, quello che e' successo ieri, mi e' stato sufficiente. Non pensare subito male, per una stupida battuta. Anche io, come te, lavoro qui; e ti assicuro che, da me, lavorativamente parlando, non avrai mai problemi!"
Giulio gli disse:" E riguardo Francesca?"
Giancarlo gli rispose:"Giulio, di questa cosa, ne dovete parlare voi due. "
Giulio gli rispose:" Gia', tu sei solamente un coniglio!"
Giancarlo gli rispose:" No, Giulio. Io non so, quali sono i vostri accordi. E ovviamente gli accordi li prendete tu e Francesca, non li possiamo prendere noi due!"
Giulio non gli rispose.
Giancarlo aggiunse:"Comunque, Giulio, torniamo giu', che Francesca ti vuole parlare!"
Giulio e Giancarlo ripresero l'ascensore.
Arrivati al piano, c'era Francesca ad aspettarli. Tutti i dipendenti, erano riuniti nella sala grande dell'ingresso.
Francesca disse:" Giulio, che problema c'e'? Non vuoi fare le pulizie, e va bene! Ti ho accontentato , dandoti una scrivania! Ora quale e' il problema?"
Giulio non le rispose.
Francesca gli disse:" Giulio, vuoi che ti tenga la manina, mentre lavori? E' questo il problema? "
Tutti i dipendenti si misero a ridere. Giancarlo si avvicino' a Francesca e gli disse qualcosa nell'orecchio.
Francesca torno' a guardare Giulio, e gli disse:" Addirittura, ora non posso piu' parlare al telefono, con il mio vice; perche' fai l'offeso, altrimenti!"
Giulio non sapeva cosa rispondere.
Francesca gli disse:" Giulio, tutti i detenuti pagherebbero per una messa in prova; tu invece fai il puntiglioso. Invece di ringraziare, fai polemiche solamente! E io sto perdendo tempo e soldi, con te! Te ne rendi conto ?"
Giulio disse:" Vorrei chiamare la mia assistente sociale!"
Francesca gli disse:" Per cosa, Giulio? Perche' non ti piace la scrivania? Giulio, alla tua assistente sociale, ho promesso di darti un lavoro negli uffici , con una mansione coerente ai tuoi studi. E questo, ho fatto. Pensavi che ti mettessi in un ufficio, con una ragazza giovane? Sei venuto qui, sperando di conoscere una ragazza giovane? Ok, ti metto in ufficio con una ragazza giovane.!"
Tutti i dipendenti iniziarono a bisbigliare tra di loro.
Francesca disse:" Lucrezia, trasferisco Paolo, e Giulio rimane con te, in ufficio!"
Lucrezia le rispose:" A me, quel mostro fa paura, Francesca! Piuttosto do le dimissioni!"
Francesca disse a Giulio:" Hai visto, Giulio? Ho provato a chiedere, adesso chiedo ad un'altra!”
Francesca si giro' verso un'altra :" Carmen, ti va di stare in ufficio con Giulio?"
Carmen le rispose:" Ma assolutamente no. Sono qui per lavorare, non per consolare i capricci di uno psicopatico!"
Francesca disse a Giulio:" Giulio, mi risponderebbero tutte cosi' . Nessuna vuole lavorare con te, nessuna vuole anche solamente parlare con te, figurarsi uscire con te e darti la figa. Perche' tu vuoi conoscere una, per scoparci; vero, Giulio?"
A Giulio iniziarono a scendere le lacrime.
Un dipendente di Francesca le disse:" Dottoressa, chiami la polizia, e lo faccia riportare in carcere! Non merita una chance, questo rifiuto umano!"
Tutti i suoi colleghi e tutte le sue colleghe applaudirono.
Francesca disse:" Un' altra cosa, Giulio! Non trovo piu' il biglietto di Flora! Me lo puoi dare un attimo, che faccio una foto, per qualunque evenienza?"
Giulio glielo passo'.
Francesca prese il biglietto e lo strappo' in mille pezzi:" Questo non ti serve,Giulio!"
Giulio, ormai in lacrime, torno' al piano superiore, in ascensore.
Giulio si mise le mani in faccia, iniziando a piangere.

DIECI MINUTI DOPO

Francesca era nel proprio ufficio, con Giancarlo e tutto il proprio staff legale.
Francesca disse:" VOGLIO CHE MI TOGLIETE DAI PIEDI, MISS NON PRENDE POSIZIONE!"
Tutti gli avvocati si guardarono tra di loro.
Uno disse:" E chi e'?"
Francesca disse:" Un' assistente sociale, che si chiama Flora!
Un'altro disse:" Si, ho capito chi e'! E' una ragazza giovane e carina, con cui ho avuto a che fare, qualche volta!"
Francesca prese il mouse e glielo' tiro' in faccia:" CARINAAAAAAA??? RIPETIIIIIIIIIII COSAAAAAAAAA HAIIIIII DETTOOOOOOO, E FINISCIIIIII NELLAA SPAZZATURAAAAAA!"
Tutti gli altri avvocati si guardarono spaventati
Francesca continuo':" E' UNA MERETRICE, CHE CI VUOLE PROVARE CON MIO MARITO. DOVETE CHIEDERE AL GIUDICE, DI NOMINARE UN UOMO!"
Tutti gli avvocati si guardarono perplessi.
Uno degli avvocati disse:" Francesca, capisci che non possiamo andare dal giudice, a dire una cosa simile?"
Francesca disse:" E COSA VI PAGO A FARE? TROVATE UN MODO!"
Giancarlo ascoltava, tenendo le mani in faccia. Non credeva, a cosa stava sentendo.
Uno degli avvocati disse:" Francesca, che prove hai, che ci voglia provare, con Giulio?"
Francesca urlo':" QUELLAAAAAAA HA OSATOOOOOOOOOO DARGLI IL NUMEROOOOOOOO DI TELEFONOOOOOOOOOOOOO!"
Uno degli avvocati disse:" Ma tutti gli assistenti sociali lo danno, per comunicazioni!"
Francesca urlo':" E' SOLAMENTEEEEEEEEE UNA SCUSAAAAAAAA! QUELLAAAAAAA VUOLE PROVARCIIIIII CON GIULIOOOO! MA PER FORTUNAAAAAAA, HO FATTO ,IN MILLE PEZZIIIII, IL SUO NUMEROOOOO DI TELEFONOOOOO!"
Gli avvocati non sapevano cosa dire.
Giancarlo sospiro'.

CINQUE MINUTI DOPO

Francesca era in un ufficio con Giancarlo.
Giancarlo stava in silenzio.
Francesca urlo':" MI VUOI DIRE NUOVAMENTE COSA C'E'?"
Giancarlo le disse:" Francesca, a te, di Giulio non frega nulla, vero?"
Francesca urlo':" CERTO, CHE NON ME NE FREGA NULLA, DI QUEL PORCO TRADITORE! " e raccolse la sedia, e la spacco' contro la scrivania. Poi inizio' a prendere a calci le piante del suo ufficio. Infine, tiro' un pugno contro un quadro.
Giancarlo le disse:" Francesca, ma non e' che hai equivocato?"
Francesca urlo' nuovamente, buttando a terra il computer :" MISS NON PRENDE LA PARTE, VUOLE GIULIO! MA NON HA CAPITO , CHE IO SONO PRONTA ANCHE AD UCCIDERLA!"
Giancarlo le disse:" Ucciderla? Francesca, scusa, ma noi fra due settimane!" e si blocco'.
Francesca urlo':" COSA? COSA SUCCEDE FRA DUE SETTIMANE?"
Giancarlo rimase in silenzio.
Francesca urlo' :" VUOI PARLARE?"
Giancarlo le disse:" Abbiamo detto che, fra due settimane, fuggiremo!"
Francesca, sbuffando, gli disse:" ah si, e' vero. Scusami, me ne sono dimenticata!"

DIECI MINUTI DOPO

Al piano di Giulio, arrivo' Giancarlo.
Giulio urlo':" Ancora tu?"
Giancarlo gli rispose:" Giulio , ti ricordo, che non sono io, che comando. Anche io prendo ordini, come te. Io non sono venuto a parlarti di Francesca , ma di lavoro !"
Giulio gli rispose:" allora dimmi, e poi vattene !"
Giancarlo gli disse:" No, Giulio! Qui stiamo parlando di lavoro , e devi rispettare la scala gerarchica. Non puoi parlarmi così!"
Giulio non gli rispose.
Giancarlo gli disse :" Giulio , li' ci sono due scatoloni. Con tutte le fatture, gli estratti conto , e i documenti contabili di un nostro cliente. Devi controllare che siano tutti in ordine di data e numerazione, toglierli dalle vecchie cartelline e metterli nelle nuove cartelline !"
Giulio gli disse:" Giancarlo, ma che lavoro è' questo? Spostare tutta la documentazione, da una cartellina all'altra? A cosa serve ?"
Giancarlo gli disse :" Giulio, non si discutono mai, gli ordini dei superiori !"
Giulio disse:" io non mi sono laureato , per fare questo !"
Giancarlo gli disse:" Giulio, ti lascio un telefono interno. Quando hai finito, avvisami pure!"
Giulio rimase fino le sei a fare quel lavoro , senza neppure fare la pausa pranzo.
Alle sei prese l' ascensore e andò direttamente al garage e da lì uscì per tornare in prigione .
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